Diario di Marco Aurelio. Scritto probabilmente fra il 170 e
il 180 a.C. in greco, lingua nella quale fu stampato per la prima volta nel
1599. Suddivisi, si ignora ad opera di chi, in 12 volumi, i
C. non erano
destinati alla pubblicazione. Nel primo volume l'imperatore-filosofo manifesta
la propria riconoscenza verso quanti contribuirono alla sua formazione, e in
particolare verso Rustico al quale egli deve la conoscenza delle opere di
Epitetto; negli altri libri, tratta della dottrina stoica, secondo i concetti
tradizionali, con particolare riguardo al problema etico. È evidente nel
diario la mancanza di ricerca organica di una teoria filosofica. Piuttosto
cinici i numerosi pensieri nei quali Marco Aurelio considera come bene vero
solamente quanto gli appartiene e dipende dalla sua volontà; mentre
considera stima, ricchezza, potenza e salute del tutto indifferenti. Notevole
l'influsso esercitato da quest'opera sugli uomini di tutti i tempi, da
Giustiniano al Petrarca, da Giuliano a Federico il Grande.